Come scoprire la propria vocazione, di don Fabrizio Centofanti

A volte ci sembra così difficile trovare la strada che potremmo scoraggiarci o disperare. Sembra che Dio offra a ciascuno un compito, tranne che a noi. Possibile che ci consideri inutili per il suo progetto? No, è impossibile. Dobbiamo convincerci che il Signore ci ama, e nessuno ci valorizza come Lui.

Non sappiamo dove possiamo dare di più: pensavamo al matrimonio, e ci vuole preti o suore; sognavamo di raggiungere i vertici della società, e invece siamo gli ultimi. E chi ha detto che gli ultimi non siano più utili dei primi? Per il Vangelo è così.

Per Dio non esistono standard, sembra fatto apposta per sfatare ogni luogo comune. Gesù era, come qualcuno ha scritto, un ebreo marginale: avrebbe potuto nascere imperatore di Roma, o sommo sacerdote, chissà quante cose avrebbe migliorato. Ma l’amore è pieno di sorprese: dovremmo godere di questo rovesciamento delle previsioni, della creatività di un Dio che è sempre diverso da come lo aspettiamo. Crediamo di essere inutili perché non abbiamo rispettato il curriculum previsto dalla società? Brindiamo alla fantasia di Dio e diverremo così fecondi da cambiare il mondo intorno a noi.

3 interventi su “Come scoprire la propria vocazione, di don Fabrizio Centofanti

  1. PAPI PIO

    Lui ci sorprende sempre…la storia della salvezza lo testimonia…e ricordiamoci che siamo comunque servi inutili, malgrado assolviamo al nostro compito…l’umiltà regna…Lui vive in noi…

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