Libera ricerca del vero

Cosa fare del dolore, di don Fabrizio Centofanti

La sofferenza toglie lucidità e voglia di vivere, costringendoci a concentrare l’attenzione su un territorio ristretto, a camminare su un campo minato. Ci sentiamo privati delle solite risorse, come se fossimo ridotti a una condizione d’impotenza. Nessuno è esente da esperienze come queste. Ciò spinge a trovare una soluzione che renda costruttivo questo passaggio inevitabile. L’unica trasformazione possibile è quella di offrire la crisi, darle un senso profondo, che tocchi lo spirito. Abbiamo sempre, intorno a noi, situazioni difficili che richiedono un contributo di preghiera: lo strumento più potente è offrire il dolore che proviamo per cause come queste. Si sperimenterà il miracolo di un’apertura inedita, di un amore che si fa letteralmente carne. Si può gustare il bene anche nelle avversità, come è avvenuto per Gesù nella passione: secondo i Padri diventiamo spirituali quando vediamo il più bello tra i figli dell’uomo nel volto sfigurato del Cristo. La grazia realizza queste meraviglie: vale la pena scoprirle nella nostra esperienza quotidiana.

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1 Comment

  1. PAPI PIO

    con certe esperienze si rischia di fare la fine di Giuda…

    non ci abbandonare nella tentazione

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