Intervista a Stefano Zamagni

D: Professore Zamagni (Stefano Zamagni, Rimini, 4 gennaio 1943, è un economista e accademico italiano, ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore, apprezzato in tutto il mondo per i suoi studi in materia di economia sociale. Dal 27 marzo 2019 è presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali. NdR)  cosa suggerirebbe a dei giovani studiosi?

R: Abbandonare l’individualismo possessivo che ormai domina sulla scena internazionale e dal quale un giovane rischia di venire abbindolato.

Coltivare dunque relazioni dismettendo l’io per il noi. Cosa che oggi può talora risultare raro riscontrare.

Pensare lo studio come una ricerca della verità e non solo in funzione di futuri guadagni.

Importante affrancarsi dalla dipendenza dalle tecnologie digitali. Cosa grave. La politica, anche internazionale, subisce il potere dei padroni dell’high tech che orientano a proprio favore le stesse leggi. I giovani possono venire liberati dalle influenze di questa difficile società attraverso la maturazione nelle virtù cardinali, se non credenti: giustizia, fortezza, prudenza, temperanza. E anche in quelle teologali, se cristiani: fede, speranza, carità. Bisogna trovare e sviluppare le vie per una libera maturazione che favorisca una libera e viva partecipazione. Dalla tecnica all’uomo specifico, non omologato e all’incontro allora autentico.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.