Perché le virtù sono preferibili ai vizi? di don Fabrizio Centofanti

Sembra una domanda scontata, banale, ma nella vita spirituale non c’è nulla di scontato. I vizi procurano gratificazioni e sicurezze, per questo fatichiamo a ripudiarli. Ci armiamo di buoni propositi, ma ricadiamo nelle abitudini di sempre. È necessario accrescere la consapevolezza per trovare una via d’uscita da questo labirinto.

I vizi hanno una caratteristica precisa: dietro l’apparenza piacevole o efficace, tendono a distruggere, gli altri e se stessi. Bisogna vedere dove portano, per rendersene conto. L’errore è quello di coglierne solo gli effetti più superficiali: il piacere, il vantaggio che ne viene. Ma se guardiamo oltre, ci accorgiamo che sono sempre collegati all’egoismo, che è distruttivo e autodistruttivo. 

Le virtù sono più impegnative, perché meno immediate, ma portano alla pace, che per Cristo è il bene supremo, al punto di farne il testamento personale (vi lascio la pace, vi do la mia pace).

Dobbiamo scegliere, dunque, tra queste alternative: la distruttività o la pace. Il cammino dal vizio alla virtù opposta non è dettato da qualche imperativo categorico, ma da un bene personale e interpersonale. Amare la virtù e odiare il vizio è una scelta conveniente, oltre che gradita al Signore e in sintonia con la sua volontà. È naturale che sia così, perché Dio ci ama. 

Un intervento su “Perché le virtù sono preferibili ai vizi? di don Fabrizio Centofanti

  1. PAPI PIO

    All’inizio è dura…come mangiare sciapo per evitare…o evitare gli zuccheri per…poi diviene la normalità, il nuovo stile da cui non si può fare a meno…
    con Lui vicino tutto è possibile…basta dargli la mano…

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