Poesia, Lunedì dell’angelo

Lunedì dell’angelo

Le mille ferite che il tempo m’ha fatto
si quietano in un barbaglio di luce,
nel mormorio delle cose
che culla il mio dormire.
Ora riposo, e lavora la vita
e tutto è una fitta di dolore
e una canzone dolce.

Lunedì dell’angelo (2)

Guardate i gigli del campo,

guardate gli uccelli del cielo

e così imparate a giudicare

questo tempo. Imparate

dagli aberi, in autunno le

foglie dorate, fino all’ultimo

belle, lasciano volare via

con fiduciosa malinconia.

E dopo la neve come potrebbe

altrimenti al fico farsi tenero

il ramo e sapere che l’estate

è vicina? Lasciatevi svegliare

dal gallo alle prime luci dell’alba,

e sia colmato il cuore di speranza

al tremolare della stella del mattino.

https://gpcentofanti.altervista.org/piccolo-magnificat-un-canto-di-tanti-canti/

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