Ogni tanto, nella vita, spunta qualcosa che non va. Non parlo delle grandi sofferenze (malattie, lutti, rovesci economici), ma di quei microeventi capaci di inquinare i nostri stati d’animo, se non troviamo gli antidoti efficaci. Anche se ci alziamo bene la mattina, basta un pensiero, una parola, un incontro, e la giornata si rabbuia. Come evitare questo automatismo che rischia di guastare non solo una giornata, ma la vita? Ecco una soluzione in cinque passi.
- Prima di tutto, ricordiamo ciò che dicevano i Padri della Chiesa: il nostro cuore è un paradiso terrestre, perché è il luogo dove regna Dio, che l’ha creato. Bisogna tener fermo questo punto, corrispondente alla promessa di Gesù: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Se stiamo con Lui, sperimentiamo un abbandono fiducioso.
- Tuttavia, come spiega l’episodio narrato nel libro della Genesi, nel paradiso terrestre c’è un serpente interessato a turbare questa pace. I Padri lo considerano il simbolo del pensiero cattivo, e per questo consigliano il più classico dei discernimenti: chiedere, a ogni pensiero che si affaccia, se sia dei nostri oppure del nemico. Fuor di metafora, il serpente/nemico è il demonio, colui che si è arrogato il compito di toglierci la pace.
- È questa la fonte dei problemi: il pensiero si insinua – magari mascherato da bene – e comunica scoraggiamenti, dubbi, diffidenze, desideri di vendetta, il catalogo corposo dei veleni che intossicano l’esistenza quotidiana.
- A questo punto si comincia a intuire quale sia l’antidoto infallibile: restare uniti a Cristo, che attraverso la memoria dell’amore ci immunizza dalle trame del male.
- Si neutralizza così la fonte dei problemi: non è la garanzia di vite idilliache e prive di dolori, ma il cuore è libero da quella morte che, giorno dopo giorno, vorrebbe conquistare l’anima. La verità vi farà liberi, ha promesso Gesù: c’è da fidarsi della Sua parola.
Non solo i pensieri ma anche i fatti quando remano contro… e vanno in corto circuito. Lui ripristina la linea e la corrente, il flusso, l’acqua zampilla di nuovo…