Intervista a mons. Dal Covolo sulla beatificazione di Giovanni Paolo I

Eccellenza carissima,
Ecco le domande che pensavo di proporle:

1. Finalmente la beatificazione di Giovanni Paolo I: un iter lungo, che lei ha curato in una fase iniziale importante.  Come ha accolto questa felice notizia?

2. Con la beatificazione di Luciani, che lei ha conosciuto personalmente,  si va a completare in un qualche modo la serie dei papi santi degli ultimi sessant’anni (resta a dire il vero ancora Pacelli). Cosa dice alla Chiesa una serie così lunga e qualificata di Santi Pontefici nell’ultimo secolo? E come si inserisce la figura di Gp1 tra di essi?

3. Giovanni Paolo I viene beatificato come Papa ma in realtà,  avendo regnato solo 33 giorni, la sua santità l’ha raggiunta da prete, vescovo e cardinale, e i ricordi del suo ministero riguardano tutti proprio quei periodi e ben poco il breve pontificato. Che Papa sarebbe stato secondo lei,  se fosse vissuto a lungo? Che svolta poteva dare alla Chiesa di allora?

4. Quale a suo dire il tratto più importante e rilevante della sua santità, nella pastoralità e nell’umanità di Luciani? Cosa dice Gp1 alla Chiesa di oggi?

Grazie mille Eccellenza!
Un abbraccio grande
Don Francesco

1. Ho accolto con immensa gioia l’annuncio della prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo I. Nel corso della Causa ne avevo fatto cenno a Papa Francesco, e anche  lui era entusiasta che la beatificazione potesse procedere in tempi rapidi. Purtroppo un presunto miracolo, che io ritenevo autentico, non fu approvato dalla Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi, e questo fatto ha allungato i tempi sperati. Ma – da parte mia – ho continuato a pregare con molta fede. E ora il Signore ci ha esauditi!
2. Certamente, nonostante gli immancabili profeti di sventure per la Santa Chiesa di Dio, dobbiamo ringraziare il Signore per averci donato in questi tempi non facili dei  Papi veramente santi. Da Pio XII compreso in poi, li ho conosciuti tutti, più o meno da vicino. Quanti ricordi ed emozioni, che qui non posso raccontare! Ma ciò che rimane forte in me è la riconoscenza a Dio per questi grandi Pastori della Chiesa… Il pontificato di Giovanni Paolo I è stato breve, ma per molti aspetti ha spalancato la strada ai suoi Successori. Ha inaugurato uno stile nuovo del Papato. E’ questo un dato di fatto, su cui gli storici della Chiesa devono riflettere, approfondendone ancora parecchi aspetti. In ogni caso, la via maestra è stata per lui l’adesione convinta e operativa al magistero del Concilio Vaticano II, e in particolare del suo Predecessore e Amico, San Paolo VI. Come Paolo VI, Giovanni Paolo I sognava una Chiesa tutta proiettata nella missione evangelizzatrice, e per questo interamente “ministerializzata”.
3. Ma la svolta l’ha data, in quei pochi giorni del suo Pontificato, con alcuni gesti che tutti conosciamo! Non è opportuno, per uno storico come me, procedere a facili profezie. Ci tengo solo a ribadire quello che poco sopra ho scritto. Non c’è dubbio che alcune scelte dei suoi Successori furono realmente facilitate da questo Pontificato cosiddetto “di transizione”: di transizione per noi, ma non certo per gli occhi di Dio, che guida la Sua Chiesa a traguardi sempre più alti di santità.
4. Lo dicevo ai tempi in cui ero Postulatore della Causa (2004-2014), e lo ripeto ancor oggi con estrema convinzione. Dicevo: “Se Papa Luciani sarà proclamato santo, e’ perché è un modello di buon pastore, che da’ la vita per il suo gregge”. Lui sapeva – e anch’io lo so con certezza – che, dicendo quel “si’” all’elezione, davanti ai Cardinali, avrebbe compromesso a breve la sua vita. L’ha buttata, come il Buon Pastore ha gettato la sua vita per noi.

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