Mons. Dal Covolo, Don Bosco e la vocazione

LA STORIA DELLA VOCAZIONE DI DON BOSCO 

E LA STORIA DELLA NOSTRA VOCAZIONE

                                    + Enrico dal Covolo

C’è una canzone molto nota, che canta così: «Camminiamo sulla strada che han percorso i santi tuoi…».

La storia della vocazione di don Bosco ci sprona anzitutto a metterci sulla strada del Signore, che i santi hanno percorso prima di noi: perché quella dei santi non è una corsia riservata, esclusiva. E’ una strada aperta a tutti noi. Scrive il Papa nella Novo Millennio Ineunte: «Come il Concilio stesso ha spiegato, questo ideale di perfezione», cioè la santità, «non va equivocato come se implicasse una sorta di vita straordinaria, praticabile solo da alcuni “geni” della santità. Le vie della santità sono molteplici, e adatte alla vocazione di ciascuno» (nn. 30-31).

Nelle più antiche comunità cristiane «santi» erano chiamati i figli della Chiesa, dunque ciascuno di noi. E noi oggi, per crescere nella santità, vogliamo raccogliere l’insegnamento, e soprattutto l’esempio, di un santo che ci ha segnato la strada, un santo molto caro a tutti noi: parliamo di don Bosco, Padre e Maestro dei giovani.

Certo, la storia della vocazione di don Bosco è unica e irrepetibile: eppure noi tutti ne siamo rimasti coinvolti. Non saremmo qui oggi – né voi né io – se don Bosco non ci avesse in qualche modo coinvolti.

In effetti, don Bosco è un chiamato nel senso forte, biblico del termine: «La fede di essere strumento del Signore per una missione singolarissima fu in lui profonda e salda. Ciò fondava in lui l’atteggiamento religioso caratteristico del “servo biblico”, del profeta che non può in alcun modo sottrarsi ai voleri divini» (P. Stella).

Così noi possiamo confrontarci con la storia della vocazione di don Bosco, un po’ nello stesso modo in cui possiamo confrontarci con le grandi storie di vocazione della Bibbia. E noi lo faremo quest’oggi. Prima andremo a don Bosco e alla sua storia, poi torneremo al nostro oggi, confrontando quella storia con la nostra storia di vocazione.

1. La storia di don Bosco

Come in ogni storia di vocazione (della Bibbia, ma non solo), anche nella storia di don Bosco è possibile rintracciare tre momenti tipici: la chiamata-elezione, la risposta, la missione.

a) La chiamata

Dobbiamo riconoscere che lo Spirito Santo ha suscitato, con l’intervento materno di Maria, san Giovanni Bosco. Qui l’accento, come si conviene al primo atto di ogni storia di vocazione, va sull’iniziativa gratuita di Dio. Il sogno dei nove anni, di cui parleremo tra poco, lo mostra nel modo più chiaro.

b) La risposta

La qualità della risposta di don Bosco è ben sintetizzata da alcune, poche parole, che esprimono il suo “sì” incondizionato alla chiamata. Don Bosco diceva: «Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani». Di qui traspare l’amore profondo e paterno di don Bosco ai giovani e la sua totale dedizione alla chiamata del Signore.

c) La missione

Don Bosco, e tutti coloro che in qualunque modo ne condividono la chiamata, sono mandati per essere nella Chiesa segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani, specialmente ai più poveri. 

2. La nostra storia di vocazione

Ritorniamo ora da don Bosco a noi: la sua storia di vocazione è anche un po’ la nostra storia di vocazione. Chi, come noi, condivide la passione educativa di don Bosco è impegnato a rimodellare in se stesso la sua esperienza di vita. Confrontiamoci dunque con ciascuno dei tre momenti della storia di vocazione di don Bosco.

a) Con riferimento al primo tratto della sua storia di vocazione, la gratuita chiamata-elezione da parte di Dio, diremo che, come don Bosco, ognuno di noi è chiamato ad essere uomo e donna del gratuito, in docile ascolto dello Spirito, in costante unione con Dio, proprio per poter dare spazio in massimo grado alla chiamata del Signore. Questo significa che ciascuno di noi è chiamato a maturare e a sviluppare un’autentica dimensione contemplativa, proprio come fece don Bosco.

b) Quanto al secondo atto, la risposta, diciamo che come don Bosco ognuno di noi è chiamato a maturare una risposta generosa e coerente. Il suo esempio è per noi un invito alla fermezza del nostro impegno, all’unificazione dei nostri pensieri, delle nostre forze, di tutta la nostra persona in una medesima direzione. Anche noi puntiamo alla qualità di una risposta, che sveli un accordo (nel caso si don Bosco era uno splendido accordo!) di natura e di grazia.

c) Come don Bosco, compiamo anche noi la nostra missione, ben sapendo che la piena fecondità dell’apostolato passa attraverso la croce.

3. Conclusione

Tu, seguimi! 

Questo invito – che un giorno il Signore rivolse a Pietro sulle rive del mar di Galilea, e che don Bosco ha seguito con tutta la sua vita – questo invito Gesù lo rivolge oggi a noi. 

Seguiamo il Signore, che ora si fa per noi pane spezzato e vino versato. E’ un progetto di vita, che don Bosco ripresenta a tutti i suoi amici.

Seguiamolo! Nel dono generoso di noi stessi scopriremo la via della santità, la via della vera felicità. 

Allora, voltandoci indietro a guardare nel tempo, anche a noi sembrerà di “comprendere tutto”: che cioè il Signore ci guida sempre per mano, con amore infinito, lungo il cammino della vita.

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